A Cantello da generazioni coltiviamo e vendiamo direttamente i nostri prodotti al dettaglio e all’ingrosso, fiore all’occhiello della nostra produzione è l’asparago bianco.
Dopo un periodo di scarsa produzione, con tenacia e passione abbiamo trovato le risorse ideali così da portare le produzioni in quantità soddisfacenti e di qualità eccelse.
La produzione si svolge su campi che hanno la particolarità, nella zona dell’alta Lombardia, di essere franco–sabbiosi ideali per la coltivazione dell’asparago a Cantello.
Per tutto l’anno, sono disponibili gli asparagi in vasetti di vetro da 400g conservati in acqua e sale. Prenotali subito
La nostra azienda ha avuto il privilegio di essere scelta e visitata dalla Rai mediante la trasmissione Linea Verde.
Il punto di forza della nostra azienda è la freschezza del prodotto, garantita dalla vendita eseguita immediatamente dopo il raccolto presso il nostro punto vendita.
Tradizione famigliare da oltre 150 anni, produttori di asparagi in Cantello di qualità e tradizione che ci hanno permesso di ottenere, in numerose edizioni, il maggior riconoscimento nell’ambito della sagra del paese che si svolge nel mese di maggio.
PUNTO VENDITA
Nel nostro punto vendita potete acquistare gli asparagi freschi e gli asparagi in vasetti di vetro in acqua e sale
Prodotti
Il prodotto che arriva dai campi viene lavato grossolanamente, viene poi introdotto nella nostra macchina (tutta in acciaio inox adatta agli alimenti) e vi è un ulteriore lavaggio.
La macchina taglia poi gli asparagi e una volta usciti passano su di un rullo e vengono da noi selezionati nelle varie misure:
EXTRA sono quelli più grossi e non "sfioriti";
DI PRIMA (o sciolto) sono quelli di dimensione media;
SPARGINA sono quelli piccolini;
PUNTE sono solo la parte iniziale dell'asparago (la più pregiata);
Un pò di storia…
Documentazioni storiche, confermano, come la coltivazione degli asparagi in Cantello si praticata da oltre un secolo.
La produzione di Cantello, e lo si vede anche nel capitolo “Giudei e Falchitt”, oltre che con denaro contante e con Cantico istituto delta decima, contribuiva alla manutenzione della sua Chiesa con altri sistemi di partecipazione alle spese comuni.
Erano tre le fonti di finanziamento a cui il Parroco attingeva, oltre alla congrua.
Una prima fonte, proveniva dall’offerta dei bozzoli o gallette. Il quantitativo raccolto, o meglio donato, veniva messo all’asta ed il ricavato veniva impiegato dalla fabbrica, per le necessità della Parrocchia.
Una seconda fonte, derivava dalla “Filatura del Lino”.
Il Parroco acquistava un quantitativo di fibre che poi distribuiva alla donne, che poi nei giorni festivi lo filavano.
Non essendo permesso lavorare nei giorni di festa il Parroco, con le fibre lino, provvedeva anche a dispensare le donne che si prestavano ad osservare il terzo comandamento, le autorizzava cioè a svolgere quel lavoro, proprio seigiorni festivi.
Le donne che per i più svariati motivi erano impossibilitate a dare il loro contributo in manodopera, versavano 20 soldi (una lira).
Il lino filato veniva poi, come si faceva peri bozzoli messo all’asta ed il ricavato veniva consegnato alla fabbriceria.
La terza fonte. Anche in questo caso il prodotto offerto, veniva messo all’asta (o all’incanto) con il ricavato, si affrontavano molte delle spese parrocchiali.
Quest’ultima forma di finanziamento, la rileviamo da un suo scritto, venne introdotta dal Parroco don Pietro Stoppavi che resse la Parrocchia di Cantello dal 1831 al 1858.
Siamo in grado di citare anche alcune operefatte con il ricavato degli asparagi.
Il giorno 8 Maggio 1842 Casta fruttò lire 127 che vennero impiegate per abbellire il campanile.
Nel 1846 il pulpito venne “abbellito” col ricavato della filatura del lino e con quello dell’offerta degli asparagi.
Nel 1847 la cappella della Madonna del Monte Carmelo venne ornata con offerte dei privati, con i ricavati dell’incanto degli asparagi (Lire 110) che la filatura decano (Lire 90).
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