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Carnago è una cittadina completamente circondata dal verde a pochi minuti sia da Varese che da Gallarate.
Di Carnago famosa è la località Milanello, sede degli allenamenti del Milan.
Come per quasi tutti i comuni, anche per Carnago gli studiosi hanno prodotto numerose ipotesi circa l’origine storica.
Le origini del villaggio di Carnago, possono essere fatte risalire al IX secolo.
Durante tutto il periodo medioevale, comunque, la storia di Carnago è strettamente legata a quella del contado del Seprio, fino alla distruzione di Castel Seprio, avvenuta nel 1287.
Una via del paese ancora oggi ricorda l’esistenza di un castello nel paese di Carnago.
Secondo una tradizione orale, esso sorgeva sulla “Motta”, nella proprietè della famiglia Clerici, a ridosso della chiesa di San Rocco, ma a tutt’oggi nessuno è in grado di fornire particolari più precisi a proposito di questo misterioso castello.
Risulta comunque, da un documento del 1415, la presenza a Carnago di un luogo fortificato con torre.
Verso la fine del XIII secolo, Goffredo da Bussero sostiene l’esistenza a Carnago di tré chiese, due nel comune, dedicate a San Martino e a San Remigio, e una nella frazione di Rovate, dedicata a San Bartolomeo Apostolo.
Nell’attuale chiesa parrocchiale di San Martino, probabilmente di epoca longobarda o franca, viene venerata una Madonna dei Miracoli.
Altro edificio religioso è la chiesa di San Rocco, questo però sconsacrato
Devozione legata a un episodio avvenuto nel XVII secolo. La sera del 16 agosto 1619, infatti, un abitante del paese, Paolo Trinchinetto, un uomo stimato da tutta la popolazione per la vita esemplare e molto devoto della Madonna, dopo essere stato ferito a morte, riesce a trascinarsi ai piedi della venerata immagine e, in seguito a una breve preghiera, si ritrova perfettamente guarito.
A questo primo grande miracolo ne seguono molti altri, fino a che il cardinale Federico Borromeo, dopo accurati esami, nel corso di una visita pastorale nel paese, il 4 gennaio 1621, ordina che l’immagine miracolosa venga trasportata nella Cappella maggiore, dove si trova ancora oggi; successivamente, il 7 settembre 1919, l’arcivescovo di Milano Andrea Ferrari attribuisce all’immagine il privilegio della Incoronazione.
Nasce così una devozione che perdura tuttora, come può facilmente osservare anche il visitatore occasionale della chiesa.
Situato in una zona boscosa della provincia varesina, è ragionevole pensare che Carnago abbia avuto, fin dai primi insediamenti, nella lavorazione del legno una delle principali risorse economiche.
Attualmente va ricordata l’agricoltura cerealicola e l’allevamento del bestiame, oltre ad alcuni insediamenti industriali nei settori tessile, metalmeccanico e della plastica.
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