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Marzio (875 metri s.l.m.) sorge su di un soleggiato balcone morenico affacciato sul Lago Ceresio e sulle terre svizzere. Il paesino è una piccola gemma, si trova ai piedi del Monte Marzio, è immerso nel verde di stupendi boschi di abeti, betulle, castani e faggi e gode di una posizione dalla quale è possibile raggiungere diverse zone panoramiche di rara e preziosa bellezza. Non a caso il poeta dialettale varesotto Speri Della Chiesa Iemoli lo chiamò conca de smerald e lo dipinse con queste parole:«Qui too bosch rigoglios e pien d'ombria con qui maggion de vera tant gradua quel frecas che fa l’acqua, in armonia al ziffolá del merlo, lì sul praa. L’è un insema de roba insci fataa insci bei insci pien de poesia che a no commouves ghe veo ves malaa d’ipocondria».
Si può godere dell’intatto contesto naturale di Marzio grazie agli svariati itinerari montani, intrapresi con grande soddisfazione dai turisti che, soprattutto d’estate, raggiungono mete quali la Capanna di San Giovanni, la Madonna degli Alpini, le Rocce Rosse, il Sasso Paradiso, il Sasso Bolle (a 997 metri s.l.m.) o la suggestiva frazione abbandonata di Roncate, a cui si aggiungono i numerosi e puri torrenti le cui acque sono densamente abitate dalle trote.
I primi insediamenti di Marzio sono da ascrivere al popolo celtico, così come le origini del toponimo. La radice mac, molto diffusa in quest’area, così come oltre il confine svizzero o nel territorio com’asco, starebbe ad indicare un villaggio recintato costituito da capanne di legno e tetti fatti di paglia. Il toponimo divenne così macis e machis, come attesta un documento del 1570 rinvenuto a Varese, poi ancora Marcio, Martio e infine l’odierno Marzio.
Le vie d’accesso a Marzio sono solo due, una sita a nord-est, che collega il paese con Brusimpiano, l’altra a sud-ovest che porta alla Valganna.Percorso adatto a tutti, immerso nella flora boschiva, è geograficamente posizionato sul versante occidentale del Monte Marzio.
Il sentiero ha inizio da due estremi rispetto il paese; uno lo si trova subito dopo la statua della Madonna degli Alpini; il secondo inizia terminata la Via Bolchini.
Per completare il percorso, soffermandosi ad ammirare gli splendidi panorami, è necessario circa 1 ora.
Lungo il sentiero sono ancora visibili, ma purtroppo non in perfette condizioni, le trincee (Linea Cadorna) scavate durante la Prima Guerra Mondiale.
Monte Derta (785 m s.l.m.)
Percorso adatto a tutti, immerso nella flora boschiva, è geograficamente posizionato sul versante orientale rispetto a Marzio.
Il sentiero inizia al termine di Via Porto Ceresio. Per completare il tragitto, soffermandosi ad ascoltare la natura, che quì regna sovrana, è necessario circa 1 ora.
Giunti in vetta, in località Sasso Paradiso (760 m s.l.m.), sono ancora visibili, ma purtroppo in condizioni di degrado, le trincee della Linea Cadorna scavate durante la Prima Guerra Mondiale.
ATTENZIONE!! Si segnala nei periodi più caldi la presenza di vipere.
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