Latitudine: 45.797702 Longitudine: 8.571379 |
Ranco ha origini geologiche antiche: la parte meridionale, collinare, è formata da porfidi risalenti a 250 – 500 milioni di anni orsono (periodo permiano) che culminano nel cono vulcanico del Colle di San Quirico; la parte settentrionale – la pianura della Quassa – è invece di origine glaciale (6.000 - 15.000 anni orsono) come testimoniano i numerosi massi erratici trainati dal Sempione e dal Gottardo ad opera del grande ghiacciaio quaternario. Tra di essi ricordiamo il Sass Cavalasc, Monumento Naturale ai sensi della L.R. 86 del 1983. Il termine Quassa deriva dal latino “aquatium”, acquitrino, a ricordare le grandi paludi che la ricoprivano fino al secolo scorso.
Il termine Ranco deriva invece dal latino “runcari” o dal germanico “rucken”, smuovere – dissodare.
Il nucleo storico più antico di Ranco, ora disabitato, è situato nella remota località collinare di San Martino, a 310 metri slm: laterizi e tegoloni di origine romana fanno ritenere che l’area fosse abitata già 2.000 anni orsono. La Chiesa di San Martino è citata nell’elenco di Goffredo da Bussero del 1.250 mentre della Chiesa Parrocchiale si ha notizia solo dal sedicesimo secolo. Probabilmente ciò fu dovuto al fatto che le aree sottostanti la collina di San Martino erano occupate (e lo rimasero fino al 1.800) da paludi malsane, disagevoli e improduttive.
Proprio la paludosa pianura della Quassa fu teatro nel 1.276 del più grande scontro armato del varesotto: 15.000 soldati si affrontarono nel contesto della guerra tra Visconti e Torriani per la supremazia sul Ducato di Milano: i Torriani prevalsero ma persero di lì a poco la guerra (a Desio) e i vincitori pensarono bene di far cadere nell’oblio la disfatta della Quassa.
Dall’autonomia dei Comuni (1.866) fino al 1.927 Ranco fu comune autonomo. Venne quindi accorpato ad Angera insieme a Capronno e Barzola ma, a differenza di questi, riacquistò l’autonomia nel 1.957 con decreto firmato da Gronchi. Anche la frazione di Uponne, divisa da Ranco da antica rivalità di campanile, ha origini molto antiche ed è già presente in documenti medievali. Il nome, forse, deriva dal guerriero Aupone del X secolo.
Le attività simbolo di Ranco furono nei secoli la pesca e l’agricoltura (simboleggiate nel gonfalone comunale con un pesce e un tralcio di vite) ma oggi conservano purtroppo un valore residuale.
Seguendo queste teorie Ranco dovrebbe essere stato fondato da una comunità che avrebbe formato un piccolo gruppo di case dopo aver operato un dissodamento e un parziale diboscamento del territorio.
Attualmente l’attività locale più fiorente del piccolo Comune, 1.200 abitanti, è quella turistico – alberghiera. Oltre alla piacevolezza del lago e delle sue spiagge, altre cose possono trattenere il turista a Ranco. Ovviamente il Monumento Naturale del Sass Cavalasc, la Chiesa parrocchiale del sedicesimo secolo, i sei affreschi storici presenti sulle pareti delle case e delle cascine, le passeggiate nei castagneti e nelle pinete di San Quirico e San Martino, nonché le escursioni alla ricerca di massi erratici nelle suggestive praterie della Quassa, destinata a essere presto inclusa nell’ istituendo “Parco Locale del Golfo della Quassa”.
CONTATTI:
Email: info@itinerariesapori.it