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Buguggiate si distende su due rilievi, uno dei quali è rivolto verso la pianura di Castronno e il Lago di Varese, mentre l’altro volge verso il panorama collinare che conduce alle alture del Campo dei Fiori, offrendo un colpo d’occhio di notevole bellezza.
Della storia di Buguggiate si hanno solo pochi frammenti, che alcuni studenti stanno cercando di unire con una ricerca condotta sui documenti dell’archivio parrocchiale.
Pertanto non si hanno molte testimonianze del passato di questo comune, tranne pochi elementi, tra cui un’armatura di un guerriero ritrovata casualmente, molto tempo fa, da alcuni contadini intenti ai lavori agresti, databile a un periodo non più tardo dell’era di Teodosio, ovvero IV secolo d.C. Buguggiate viene anche menzionata in una pergamena dell’anno 850, in cui si parla di un certo Scaptoaldo, figlio di Varnefrido di Sumirago, che lasciò, come disposizione testamentaria, a sua sorella ”dilettissima Gilisberga”, i suoi possedimenti situati in diversi paesi, tra cui Bughizate.
Il comune di Buguggiate è prettamente residenziale, abitato da famiglie occupate perlopiù altrove, tra cui Varese. Vi sono numerose abitazioni di pregevole fattura, ovvero ville di recente costruzione, e nel paese non vi sono complessi industriali intrusivi nel paesaggio.
Il territorio di Buguggiate arriva fino alle rive del lago di Varese; un tratto della pista ciclopedonale fà parte del territorio di Buguggiate.
Tra gli edifici degni di menzione vi è la chiesa parrocchiale, edificata nel Settecento e dedicata al martire Vittore.
La facciata presenta un’ara romana, e al suo interno vi sono dipinti e arredi sacri di buona fattura.
Altro edificio molto interessante è la chiesetta di Erbamolle.
L'oratorio, dedicato a santa Caterina d'Alessandria vergine e martire, sorge a Buguggiate, nella frazione di Erbamolle: pendio che occupa il fianco nord-occidentale della collina di Montalbo al confine con Azzate e Brunello. L'edificio, la cui costruzione è anteriore al 1498, è composto da una navata a pianta rettangolare, coperta da un tetto a due spioventi, e un'abside con copertura a volta, anch'essa quadrangolare. La sacrestia, il campaniletto insieme alla sopraelevazione delle murature d'ambito sono modifiche operate tra il XVII e il XVIII.
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