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Cardano al Campo si trova su una collina, tipica per il suo paesaggio prealpino, sulla strada che da Gallarate conduce alla parte sud–orientale della provincia, a poca distanza dal confine di Novara e a soli 3 km dall’aeroporto della Malpensa.
Sono varie le ipotesi sul nome di Cardano : c’è chi afferma che all’origine vi fu un Ricordano, un Riccardo dei tempi romani, mentre altri avanzano l’ipotesi della radice indoeuropea gard che indica un luogo fortificato, ma l’opinione maggiormente tenuta in considerazione è quella di coloro che sostengono la derivazione di Cardano dal cardo, centro del tracciato stradale all’interno del campo romano.
La denominazione “al Campo” è invece certa e molto più recente, in quanto autorizzata dal re Vittorio Emanuele II il 18 febbraio del 1864 su proposta del Comune stesso.
L’origine del paese è invece più antica dell’epoca romana: un’urna cineraria risalente all’incirca al periodo della civiltà di Golasecca e ritrovata a Cardano, venne donata al Museo di Como nel 1899.
Altri reperti, databili all’epoca romana, sono venuti alla luce dai primi anni di questo secolo fino alla fine degli anni ’50, soprattutto in coincidenza con la scoperta di alcune necropoli e tombe sparse.
Le chiese in cui si svolgevano le funzioni divine, cioè quelle esistenti dal secolo XIII in avanti, si possono identificare, secondo alcune testimonianze storiche, con quelle di Sant’ Anastasio, il cui edificio non corrisponde alla parrocchia attuale, ma sorgeva nel medesimo luogo e venne distrutto nel 1811 per far posto alla nuova chiesa, e di Santa Maria, con l’altare di San Pietro al suo interno.
Ai nostri giorni le due denominazioni fanno capo però a due chiese diverse.
In quella di Santa Maria, detta della Natività di Santa Maria Vergine, in località “Cuoricino”, la tradizione riferisce sia avvenuto un miracolo e, per questo, nel 1431 sia sorta la Confraternita di Santa Maria allo scopo di sostenere i poveri e mantenere il cappellano.
Le chiese di Cardano al Campo subirono modifiche anche in seguito alla visita che padre Leonetto Chiavone, gesuita, compì nel 1566: diede l’ordine di rifare il battistero e il tabernacolo e di istituire la società del Corpus Domini, inoltre si preoccupò di ripristinare il servizio di dottrina e di prediche nei giorni festivi. Un’apparizione della Vergine, avvenuta secondo la tradizione durante il XV secolo ad alcuni bambini che percorrevano il bosco in cerca di fragole, fu all’origine della costruzione, nel 1571, della chiesetta dell’Annunciazione, detta popolarmente della Madonna delle Fragole.
Qui sorse anche, grazie all’interessamento di San Carlo Borromeo presso i signori di Cardano, il convento dei Cappuccini, dove aveva sede anche una scuola tenuta dai frati per i ragazzi dei paesi limitrofi.
Il convento venne soppresso in seguito alle infauste leggi del 1810 e l’edificio venne acquistato dalla famiglia Puricelli–Guerra e in seguito dalla famiglia Bossi.
Negli anni dell’immediato dopo–guerra, Cardano al Campo ha conosciuto un incremento della propria economia dovuto grazie alle industrie tessili e meccaniche.
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