PALAZZO BRANDA CASTIGLIONI (MUSEO)
Nei pressi di una piazzetta denominata del Padreeterno, si trova il palazzo che il cardinale Branda fece costruire per i nipoti, mentre poco lontano si trova il vero e proprio Palazzo Branda Castiglioni, che il prelato aveva fatto ampliare ed abbellire.
Anche molti degli affreschi che decorano il Palazzo vengono attribuiti a Masolino, ma accanto ad essi merita di essere visitata la Camera del cardinale, con le pareti interamente affrescate nel 1423 e con un letto a baldacchino del XVI secolo.
Accanto alla camera si trova lo studio del cardinale, che viene considerato il luogo più prezioso del Palazzo.
Un affresco raffigura il paesaggio ungherese di Veszpréem, importante anche perchè significa che il paesaggio diventa protagonista nell’arte pittorica, superando la fase in cui veniva relegato in una posizione subalterna rispetto ad altri accadimenti.
LA COLLEGIATA
È veramente il gioiello del paese.
Vi si arriva percorrendo la via Cardinale Branda e, superando i ruderi della porta che immetteva nel castello, ci si trova in un ampio sagrato nel quale si erge la splendida chiesa.
Il protagonista delle decorazioni della chiesa è senz’altro Masolino da Panicale, l’artista toscano che il cardinale Branda aveva conosciuto in Ungheria e che poi accetterà di prestare la sua opera a Castiglione e particolarmente nella Collegiata.
All’interno della chiesa, in fondo alla navata destra, si trova l’altare con ancona di pietra dipinta rappresentante il Redentore con i dodici apostoli, un lavoro di bottega veneta del XV secolo, mentre in fondo alla navata sinistra si può osservare un altare con la Madonna e il Bambino Gesù fra i santi Stefano e Lorenzo, patroni di Castiglione, attribuito ad Antonino di Venezia, sempre del XV secolo.
Quindi, accanto ad altri dipinti, si trovano le opere di Masolino da Panicale, raffiguranti l’Annunciazione, l’Incoronazione, lo Sposalizio della Vergine con san Giuseppe, l’Adorazione dei Magi e l’Assunta, tutte opere che risalgono alla prima metà del XV secolo.
Sotto l’arco a sinistra dell’altare si può vedere il monumentale sarcofago del cardinale, di stile veneto–lombardo, sostenuto da quattro cariatidi rappresentanti le quattro virtù cardinali.
Uscendo dalla chiesa e passando accanto alla canonica, un edificio su due piani, molto rovinato all’interno, si arriva di fronte al Battistero, le cui pareti e le volte sono state completamente affrescate da Masolino e sono considerate il capolavoro dell’artista.
Merita anche di essere visitato il Museo della Collegiata, dove si conserva ciò che è sopravvissuto ai furti e agli incendi del corredo di cui il cardinale dotò la chiesa.