Il Curiglia è formato dai nuclei abitati di Piero e Monteviasco. A Monteviasco un modernissimo Osservatorio astronomico.
Nella frazione di Piero i meravigliosi mulini
Dall’incantevole strada che parte da Luino e percorre Dumenza si raggiunge il comune di Curiglia con Monteviasco,aggrappato sul fianco di una collina, e situato nella zona più a nord della provincia di Varese, al confine con il Canton Ticino. Nel 1989 è stata inaugurata la funivia che collega quelli che erano un tempo due comuni, Curiglia e Monteviasco appunto. Oggi con tale mezzo è possibile raggiungere la cima di Monteviasco per godere degli splendidi panorami che circondano il paese. In alternativa, l’intrepido visitatore può fare un salto nel passato e affrontare i 1.400 gradini che, un tempo, costituivano l’unica via di accesso al borgo.
FUNIVIA "PONTE DI PIERO-MONTEVIASCO" - SOSPENSIONE SERVIZIO
Pubblicata il 13/07/2019
Fonte: Comune di Curiglia conMonteviasco
SI COMUNICA CHE IL SERVIZIO DI TRASPORTO FUNIVIARIO E' SOSPESO FINO ANUOVO AVVISO
Una comoda e panoramica funivia, con una capienza max di 15 persone, vi porterà da Ponte di Piero a Monteviasco in circa 12 minuti, risalendo la vallata del torrente Viaschina. Durante la salita, la vostra vista spazia sulla Valle Veddasca con vista sui nuclei abitati di Graglio, Armio, Lozzo e Biegno e, nelle giornate più limpide fino alle Alpi. Un tempo, il sentiero con i suoi 1.400 gradini era l’unica e dura via di accesso al borgo. Esiste una leggenda su questa gradinata, secondo cui venne percorsa da una popolana, la quale fece la faticosa impresa di portarsi in spalla una gerla ove pose un anziano arcivescovo milanese, in missione per una visita pastorale, ma incapace di salire da solo tutti quegli scalini. La genesi di Monteviasco risale ad una leggenda nata nel XVII secolo, periodo in cui la Lombardia era possedimento della Corona spagnola. Quattro uomini d’arme erano in fuga dopo aver disertato dall’esercito e cercarono rifugio nella Valle del Monte Polà, ove costruirono delle case di pietra. Dellea, Morandi, Ranzoni e Casina, questi i nomi dei soldati, erano però tristi di passare in maschile solitudine la loro latitanza, così decisero di rapire una giovinetta per ciascuno di loro. Il ratto delle fanciulle non poté non scatenare le ire della popolazione di Curiglia e i popolani si diressero ferini contro i soldati, desiderosi di incrociare le lame per liberare le ragazzette. Giunti alle case dei quattro però, si pararono loro le donzelle, ormai piacevolmente abituate al coatto accasamento, tantoché la pace presto si insinuò nella popolazione di Curiglia e tutto si concluse con la più classica delle feste.
Santuario del Tronchedo
Trecento metri prima di entrare in Curiglia si può osservare questo cinquecentesco Santuario, che ospita l’affresco della ”Madonna del Latte”, posto sull’altare di marmo, e anche una pregevole statua barocca.
I Mulini di Piero Località meravigliosa ai margini del torrente Giona. Sono presenti antichi mulini in ottimo stato, dove veniva macinato il grano. Oggi vengono utilizzati per attività didattiche.
Escursione Il Monte Lema È la cima più alta della provincia di Varese con i suoi 1.620 m.s.l.m. Situata sul confine italo-svizzero, la si può raggiungere, a piedi, attraverso un sentiero di media pendenza partendo da Curiglia. Dalla vetta, è possibile ammirare unosplendido panorama sui laghi sottostanti.
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