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Ferno sorge sulle rive del torrente Arno, in prossimità della brughiera di Gallarate, nella zona meridionale del Parco del Ticino compresa nel territorio della provincia di Varese.
È ancora irrisolta la questione della derivazione di Ferno dal nome locale toscano Ferna o da un nome romano, ma anche se le diverse teorie sull’origine del nome del comune non concordano tra di loro, gli studi che sono stati condotti sulla toponomastica hanno consentito di accertare alcune circostanze relative al periodo delle invasioni longobarde, quando a Ferno abitavano popolazioni di stirpe romana che, intorno al 569, si erano rifugiate sui monti e in luoghi fortificati come l’Isola Comacina.
Con l’avvento dei Franchi, che permettevano loro di vivere secondo la legge romana, gli antichi abitanti di Ferno ritornarono stabilmente al proprio paese e vendettero, nel 992, anche i possedimenti dell’Isola Comacina.
Sin dalla fine del XIII secolo, nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Busserò , vengono citate due tra le chiese più importanti esistenti a Ferno, cioè quella di San Martino e quella di Santa Maria, mentre la chiesa di Sant’Antonio compare nella Notitia Cleri Mediolanensis de anno 1398. Tra tutte le costruzioni sacre di Ferno, un posto di rilievo merita la chiesa di Santa Maria.
La chiesa di Sant’Antonio compare nella Notitia Cleri Mediolanensis de anno 1398 ed ancor prima, nel 1383, in un documento che attesta l'istituzione da parte di don Francesco Brusatori di un beneficio ecclesiastico perpetuo.
La chiesa di Sant’Antonio divenne parrocchiale solo in seguito, pur essendo incerto il motivo e il momento preciso, databile comunque tra il 1558 e il 1757.
La chiesa di San Martino ora funge solo da oratorio, alla nuova parrocchia che in precedenza era nominata solo come "cappella".
Di dimensioni ridotte, la chiesa di Santa Maria è posta alla periferia del paese. Al suo interno vi sono affreschi del XII e del XV secolo, questi ultimi attribuiti a Petrolio di Varese e a suo figlio Tommaso.
Le terre di Ferno, oltre che alle cappelle e alle chiese del luogo, appartenevano anche ad alcuni possidenti, tra i quali ci è documentato, verso la metà del XV secolo, uno Zanotto Visconti che chiede la restituzione di alcuni terreni del fratello espropriati dal Duca di Milano.
Le risorse del comune di Ferno erano costituite in prevalenza dai prodotti della terra, che sfamavano una popolazione di 153 famiglie, in tutto 797 persone, secondo un censimento del 1656, stilato in occasione della vendita del feudo di Gallarate dagli Altemps ai fratelli Tobaldo e Galeazze Visconti di Cislago.
Attualmente, la popolazione è triplicata rispetto all’800, grazie anche all’insediamento di alcune industrie, soprattutto tessili e delle confezioni, e di fabbriche nel settore dell’arredamento, della meccanica…e dall’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa 2000.
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