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Ispra discende verso il Lago Maggiore a partire da due possenti colline sulle quali si poggiano le sue case: il Monte del Prete e il Monte dei Nassi.
Proprio da questi due rilievi si operava l’estrazione del calcare necessario per la costruzione del Duomo di Milano, attività che testimonia anche l’antica origine di Ispra.
Infatti, una pergamena dell’ 826 d.C. conservata all’Archivio di Stato di Milano documenta l’esistenza di Ispra, che verrà poi citata anche in testi posteriori, come il De Gallorum Cisalpinorum antiquitate ac origine di Gaudenzio Merula, edito a Lione nel 1538.
L’autore qui vuole fornire una etimologia del toponimo: «Isprum quasi asperum ob saxorum difficultates», che rimanda proprio all’asperità rilievi rocciosi che guardano a strapiombo le acque del lago, a 311 metri di altitudine.
Nelle colline di Ispra sono presenti delle rovine di una roccaforte romano-barbarica e la chiesa di San Cristoforo, quest’ultima citata assieme ad altre sei cappelle sparse sul comune nel Liber notitiae Sanctorum Mediolani del XIII secolo.
Altri ritrovamenti archeologici, di cui alcuni provenienti dalla zone confinaria di Ispra e Brebbia, hanno permesso di datare gli insediamenti al periodo “Golasecca II finale”.
Nella località di Barza, comune autonomo fino al 1928 e citata già dall’XI secolo è presente una villa di origine medioevale.
Si aggiunge anche la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, edificata sulle ceneri dell’antico edificio di culto di cui ha mantenuto il nome. L’esistenza della chiesa è documentata sin dal 1200 e sorge sulle rovine dell’antica chiesa da cui ha preso il nome una volta ultimati i lavori condotti nel 1880.
La chiesa di San Martino, di notevole interesse, grazie anche alla sua caratteristica di essere stata formata dall’unione di due chiese, ospita affreschi seicenteschi.
La chiesa di San Martino rimanda alla storia più recente di Ispra, così come i parchi, il piccolo tempio, posto all’ingresso del paese, costruito nel 1865, in memoria della contessa Antonietta Castelbarco Albani. e il porto vecchio realizzato nel 1868.
Dagli anni sessanta il comune ospita l’Euratom, il centro ricerche della Comunità Europea per l’utilizzo dell’energia nucleare, attorno al quale sono sorte abitazioni di stile moderno.
Sono presenti poi imprese commerciali, industriali, artigianali e turistiche, grazie a strutture alberghiere e sportive attive perlopiù in periodo stagionale.
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