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Luino, una cittadina affacciata sulle azzurre acque del Lago Maggiore e circondata da dolci e verdi colline, offre una eterogenea ricchezza al visitatore: dalle spiagge ai boschi, dalle specialità culinarie alle bellezze artistiche ricche di storia.
Le origini di Luino risalgono infatti a molto, molto tempo fa. Nel 1882, durante i lavori per la realizzazione della ferrovia Novara – Pino Lago Maggiore, venne alla luce una necropoli che permise di datare i primi insediamenti attorno al X secolo a.C.
Dagli scavi emersero delle urne cinerarie rinviabili alla cultura dei Campi d’Urne e una cuspide di lancia dell’età del bronzo, sulla quale sono incise alcune decorazioni che lasciarono supporre la presenza di pescatori o pastori del periodo della prima discesa dei Celti. Tra gli altri ritrovamenti archeologici sono state rinvenute delle monete dei periodi degli imperatori romani Massimino Pio (235-238), Aureliano (270-275), Massimiano (284-308), Costantino (306-337) e Costante (333-350).
La storia di Luino però si dipana con più chiarezza solo dal X secolo d.C. In questo periodo sul territorio luinese si consumarono sanguinose guerre tra le popolazioni ungare dei Berengari e di Ottone I, tanto da ridurre alla fame le genti della Valtravaglia. Solo tra i secoli XI e XII (quando, tra l’altro, apparve per la prima volta il nome “Luvinum”) si poté avere una ripresa delle condizioni di vita di questi popoli, testimoniata dalla costruzione di numerosi luoghi religiosi, tra cui spiccano la chiesa plebana di Bedero e la chiesa di San Pietro a Luino, il più antico edificio sacro del comune. A questi si aggiunge anche il Santuario della Madonna del Carmine, edificio di pregevole realizzazione, di opera Carmelitana.
È con il XIX secolo che Luino vive un grande sviluppo, in particolare dal 1882, data della costruzione della stazione ferroviaria della linea Bellinzona-Novara-Genova. A testimonianza di questa fase di prima industrializzazione si ebbe anche la fondazione, nel 1885, della Banca Popolare, che fornì supporto economico all’avvio di parecchie attività industriali, meccaniche, chimiche e tessili, a tuttoggi presenti sul territorio.
Dell’incantevole posizione geografica di Luino, accoccolata tra le colline e il lago Verbano, ne hanno parlato diversi letterati, da Piero Chiara (1913-1987, natìo di Luino) e Vittorio Sereni (1913-1983, anche lui nato a Luino) sino a Ernest Hemingway, il quale così descrive la cittadina nel suo romanzo romanzo Addio alle armi: ”Vidi uno spacco cuneiforme tra le montagne sull'altra sponda e pensai che doveva essere Luino”.
È la natura il punto di forza di Luino, in cui il visitatore può trovarvi tutto ciò che desidera: essa abbraccia il lago ma tende la mano anche al Monte Bedea, alle Brughiere e all’entroterra di Colmegna.
Il turista può intraprendere una passeggiata sui monti o indugiare sul lungolago fino a giungere al porticciolo, per poi fermarsi a gustare le specialità culinarie luinesi, come il lavarello carpionato, servito freddo come vuole l’antica ricetta.
Sarebbe poi una sfortuna mancare allo storico mercato del mercoledì, istituito grazie a una concessione di Carlo V nel 1541. Si tratta di un appuntamento imperdibile, per il quale giungono numerosissimi compratori stranieri, raggiungendo talvolta la cifra di trentamila.
A Luino c'è l'attracco del battello per la navigazione sul lago Maggiore.
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