Produrre pipe nell’era dei computers riteniamo abbia un fascino particolare. Brebbia é oggi una piccola e solida azienda con una grande immagine, produce pipe di qualità e da collezione ed ha in serbo grandi progetti per il futuro. Le pipe brebbia sono indubbiamente fra le migliori che si possono trovare sul mercato.
La radica é selezionata e invecchiata, i bocchini hanno forma anatomica e favoriscono il passaggio del fumo, eliminando totalmente il fastidioso effetto dell’acquerugiola, provocato dalla condensa.
Ma brebbia è anche futuro e innovazione. Della Brebbia è l’invenzione del frangifumo, protetto da brevetto interazionale, dispositivo che si applca alla parte terminale del bocchino e permette di deviare il fumo in più direzioni. In questo modo il fumo viene maggiormente raffreddato evitando di creare irritazione nel palato e sulla lingua.
Il museo della pipa di Brebbia è nato nel 1979 per volere del ragionier Enea Buzzi, fondatore della Pipe Brebbia Srl e noto collezionista di pipe.
In realtà Enea Buzzi cominciò la raccolta delle pipe nel dopo guerra all’inizio per studiare la concorrenza poi seguì una fase di raccolta disordinata e quasi ossessiva delle più disparate pipe per forme anno di fabbricazione e provenienza, ma, via via che il tempo passava, cominciò ad effettuare ricerche sull'evoluzione della pipa sin dal suo inizio nelle diverse culture.
Dopo aver raccolto circa 6.000 pipe seguì la fase più difficile e laboriosa dedicata alla classificazione.
Sentiva inoltre la necessità ed il piacere di rendere pubblici i suoi studi ed il risultato del frutto del suo lavoro di ricerca e classificazione.
Ma Enea Buzzi non si limitò solamente a raccogliere pipe antiche, ma anche pubblicazioni, libri e riviste rilegandole per annate e di conseguenza il Museo di Brebbia è unico nel suo genere poichè raccoglie non solo svariate migliaia di pipe ma le pubblicazioni effettuate in tutto il mondo sulle pipe e uno studio accurato sul design diviso per vari periodi.
Si comincia con le pipe calumet degli indiani d’america che furono i precursori dei fumatori di pipa e tabacco per passare ad un ampia raccolta di pipe di schiuma di mare (principalmente di produzione austriaca), di gesso e terracotta principalmente italiane, francesi e olandesi.
Alle tradizionali pipe in porcellana austro-ungariche si aggiungono le prime realizzazioni francesi e britanniche di pipe in radica sino al primo timido e poi sempre piu travolgente successo delle pipe in radica per merito della produzione italiana.
Non mancano tante stramberie come le pipe a sigaro studiate per i motociclisti (avevano un fornello interno con un pigiatabacco a molla) le ”radiator” ovvero le pipe con un fornello ”aerato” per poter tenere in mano agevolmente le proprie pipe nei climi caldi; pipe con bocchini telescopici per fumare più fresco; pipe con due fornelli e valvole per poter gustare in tempo reale diverse miscele, mini pipe ad acqua; brevetti di ogni genere per rendere più semplice (o forse per complicare ancor di più) la difficile arte di fumare la pipa.
Completa la collezione delle curiosità un formidabile assortimento di pipe scolpite, alcune vere piccole sculture fra cui delle pipe con cappello riproducenti famosi personaggi dell’epoca.
Ultimamente in occasione del decennale della scomparsa del compianto giornalista sportivo Gianni Brera l’associazione culturale di Bosisio Parini (Lc) suo paese natale per finanziarsi ha messo all'asta la sua collezione di pipe.
Detta collezione è stata acquista dalla Provincia di Varese sensibile alle radici storiche produttive delle nostre zone e data in custodia al Museo delle Pipe di Brebbia Srl.
Queste pipe arricchiscono ulteriormente l'intera raccolta storica di Brebbia.
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