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Tronzano è un piccolo borgo che guarda fiero e felice il Lago Maggiore (detto anche Verbano). Poggiato sui rilievi a nord del Monte Borgna, a poca distanza dal lago Delio, il borgo alpestre di Monti di Bassano.
Tronzano viene menzionato per la prima volta in un documento storico del 1204, proveniente dalla chiesa di Cannobio e ora conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. In questo atto si fa riferimento alle due curtes come territorii de Tronzano, ovvero Prevedore e Parede. La curtis a quel tempo, e fin dalla dominazione longobarda, rappresentava l’unità di base della vita economica locale, basata sull’autosufficienza.
È un documento del 1412 che però fornisce maggiori informazioni sulla storia del paese. In questo scritto, il Liber Omnium Instrumentorum illustrissimi Principis, si cita il rappresentante dei tre agglomerati Tronzano, Bassano e Pino, tal Leonardo di Tronzano.
Questo personaggio nella notte 30 luglio 1412 giurò fedeltà per sé e per gli abitanti che egli rappresentava per nome del Duca di Milano Filippo Maria Visconti. Il fatto che il rappresentante fosse di Tronzano sta ad indicare che la nostra Tronzano era proprio il paese guida, il più importante dei tre che si affacciano sul Lago Maggiore.
Passato il periodo visconteo, Tronzano venne inglobata nel feudo della Valtravaglia, di dominio della famiglia Rusca fino al 1583, quando passò ai milanesi Marliani, grazie anche al favore del Re di Spagna. Tra il 1583 e il 1600, i Marliani scissero il feudo coi Conti Lovati, per poi riprenderlo in toto sotto la denominazione delle Quattro Valli. Seguirono poi altre spartizioni fino al 1784, quando Ruggero Marliani cedette definitivamente il possedimento ad Antonio Crivelli. Successivamente il feudo visse l’invasione napoleonica, la fondazione della Repubblica Cisalpina, la costituzione del Dipartimento del Verbano, la sconfitta di Napoleone, la Restaurazione del 1815, fino a diventare parte del XX distretto di Como.
Con l’unità d’Italia e la creazione della provincia di Varese nel 1927, Tronzano diventa territorio varesino.
Il ruolo di paese-guida tenuto da Tronzano è testimoniato anche dal fatto che la chiesa di Santa Maria in Tronzano, oggi dedicata a Maria Assunta, costituiva la pieve per i fedeli di tutti e tre i paesi. Il che è anche documentato dagli atti della visita pastorale del 1567, che citano la presenza, a Tronzano, anche della chiesa di San Rocco, oggi parrocchiale. Nella frazione di Bassano invece si trovavano la chiesa di San Sebastiano, ora parrocchia della frazione, e il piccolo oratorio tuttora attivo dedicato alla Madonna di Loreto, detto La Madonna della Mora, ubicato lungo un sentiero montano, fuori dal centro abitato.
La chiesa dei Disciplinati oggi viene usualmente chiamata “La scuola”, come rimando all’attività dei maestri d’arti e mestieri esercitata dalla Confraternita dei Disciplinati dal 1540 alla metà del XVII secolo.
La chiesa di Santa Maria Assunta venne ricostruita nel XVII secolo e del suo stile romanico rimane oggi il campanile, rivestito esternamente da sassi difformi di colore grigio-argento.
Oggigiorno Tronzano Lago Maggiore fonda la sua economia sul frontalierato per la Svizzera, ove i suoi pochi abitanti si recano a lavorare. Ma da qualche anno questo borgo, grazie alla sua pacifica e felice posizione è diventato meta turistica di villeggianti milanesi e anche stranieri.
Localitá montana (957 m s.l.m.) formata da baite ristrutturate oggi utilizzate ad uso residenziale.
Monti di Bassano è raggiungibile in circa un’ora e mezza, attraverso un ripido sentiero interamente immerso nel bosco che parte da Bassano.
Da Monti di Bassano partono sentieri per raggiungere diverse mete: la piú semplice e alla portata di tutti é il Lago Delio: vi si arriva in 10 minuti circa attraverso un comodo sentiero pianeggiante.
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