Latitudine: 45.724558 Longitudine: 8.695431 |
I testi sono stati modificati e adattati per le esigenze del sito mantenendo invariate le qualità delle informazioni.
Antico paese, forse già abitato durante la civiltà di Golasecca, Vergiate è situato lungo la strada statale 33 che unisce Milano con Sesto Calende.
Oltre al centro principale comprende le frazioni di Cimbro, Corgeno, Cuirone e Sesona, comuni autonomi fino al 1869, quando si unirono a Vergiate per costituire l’attuale comune.
Si ritiene che il paese fosse già abitato nei primi secoli del IV millennio a.C., cioè nel periodo tardo neolitico, in quanto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di ceramica e piccole selci di colore ocra risai quel periodo.
Inoltre, nel scorso, in questa zona vennero trovate alcune palafitte che possono esser risalire a1 2500 a.C.
Successivamente, Vergiate è stata abitata dagli Etruschi: nel 1913, infatti stata ritrovata una stele; un’iscrizione nord–etrusca, costituiva il coperchio di una cassetta oggi custodita nel museo Archeologico di Milano; scavando un pozzo, vennero alla luce fondamenta di edifici antichissimi e alcuni vasi etruschi.
Verso il VI secolo a.C., una nuova immigrazione interessò il territorio di Vergiate; si trattava di una componente della popolazione celtica, che si stanziò in questa terra provenendo dalle Alpi occidentali; verranno chiamati Insubri, secondo una divisione della popolazione celtica in diversi gruppi (Boi, Cenomani e appunto Insubri), ipotizzata dagli studiosi di questa epoca.
Durante il periodo romano, Vergiate sarebbe entrata nella storia come sede della celebre battaglia che oppose i Cartaginesi di Annibale all’esercito romano, guidato da Publio Cornelio Scipione; secondo alcuni storici, la battaglia, avvenuta nel 218 a.C., si sarebbe svolta proprio sulle alture Corneliane di Sesona, l’attuale frazione di Vergiate.
Dopo la diffusione del Cristianesimo nel Nord d’Italia, il territorio di Vergiate sarà interessato dalla presenza dei Longobardi, negli anni che vanno all’incirca dal 568 al 774 e quindi, verso il termine dell’epoca medioevale, dalla Signoria dei Visconti.
Vergiate così dovrà subire le numerose invasioni di eserciti stranieri e conoscerà il periodo spagnolo e quindi quello austriaco, prima di entrare nel Regno d’Italia dopo l’unificazione del 1860.
Vi è anzitutto la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, del XV secolo, che oggi viene utilizzata come ambiente parrocchiale, in quanto sostituita con una nuova chiesa edificata nel 1889, attigua all’antica e sempre dedicata a San Martino.
Ancora a Vergiate si trova una chiesa dedicata a Maria Assunta, del 1300, mentre nella frazione di Cimbro si trova la bella chiesa dedicata anch’essa a San Martino, riedificata nel 1888, ancora rimaneggiata nel 1963 e totalmente riaffrescata nel 1991, mentre nella frazione di Corgeno, posta su una piccola altura dalla quale si può scorgere verso Nord il Lago di Comabbio, si trova la chiesa di San Giorgio, con il campanile romanico.
La chiesa della frazione di Cuirone, nel cui territorio si trova il Monte San Giacomo, alto 431 metri, è invece dedicata a San Materno e risale al XIII secolo, mentre nella frazione di Sesona è ubicata la chiesa di Sant’Eusebio.
Fuori dall’abitato di Vergiate, in località Ronchi, c’è la chiesa di San Gallo, conosciuta fin dalla metà del 1300, ma probabilmente risalente all’anno Mille.
CONTATTI:
Email: info@itinerariesapori.it