Latitudine: 45.903164 Longitudine: 8.90585 |
Fonte: italiaculturale.it
La 34a assemblea generale del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO riunita a Brasilia il 30 luglio 2010 ha decretato il massimo riconoscimento per il sito fossilifero transnazionale italo-svizzero del Monte San Giorgio.
Dal 2 agosto 2010, anche la parte italiana del Monte San Giorgio è ufficialmente nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, completando il riconoscimento già attribuito al lato svizzero del monte nel 2003.
Il Monte San Giorgio è il 45° sito italiano iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il 3° sito naturale dopo le Isole Eolie e le Dolomiti.
Il complesso del Monte San Giorgio raggruppa diverse cime (il Monte San Giorgio 1.096 m s.l.m., il Monte Pravello o Poncione di Arzo 1.014 m s.l.m e il Monte Orsa 998 m s.l.m.) e si staglia come una estesa piramide rocciosa sulla riva meridionale del Lago di Lugano fra il ramo di Porto Ceresio (Italia), (Provincia di Varese), e Capolago (Svizzera). L’estensione italiana del sito UNESCO (zona di protezione e zona cuscinetto) comprende i comuni Besano, Clivio, Porto Ceresio, Saltrio e Viggiù per una superficie di 2.064,48 ha. L’intera area transazionale del sito UNESCO Monte San Giorgio, che include anche i Comuni svizzeri di Meride, Riva San Vitale, Brusino Arsizio, Besazio, Mendrisio, Ligornetto e Stabio, raggiunge così 44,14 km2.
Lo straordinario valore del Monte San Giorgio a livello mondiale è dato dalla presenza nella regione di strati fossiliferi risalenti al periodo Triassico medio (230-242 milioni di anni fa). La sedimentazione tranquilla e la bassa concentrazione di ossigeno sui fondali marini hanno permesso un’ottima conservazione dei fossili, depositati su almeno sei livelli sovrapposti. Mediante lo studio di questi ultimi è possibile ricostruire la storia evolutiva di diversi gruppi di animali marini. Finora sono stati rinvenuti 21.000 esemplari, fra cui 30 specie di rettili, 80 specie di pesci, circa 100 specie di invertebrati, numerosi microfossili e numerose piante, esposti nei musei di Besano (Italia) e di Meride (Svizzera). Altre esposizioni di riferimento per il patrimonio paleontologico del Monte San Giorgio sono nei musei di Milano, Zurigo e Lugano. L’accoglienza ai visitatori dell’area UNESCO sarà garantita attraverso le strutture dei visitor-center di Clivio (Italia) e di Meride (Svizzera).
I testi sono stati modificati e adattati per le esigenze del sito mantenendo invariate le qualità delle informazioni.
Porto Ceresio è una località sulle rive del Lago di Lugano, detto anche Ceresio da cui prende nome il comune, sul confine con la Svizzera.
L’attuale territorio comunale di Porto Ceresio fu parte, nel Medioevo, della pieve di Arcisate e, come tale, veniva denominato Porto d’Arcisate, anche se influí sulla sua storia molto piú la vicinanza con Besano e con la Svizzera.
I primi documenti in cui il paese viene citato risalgono al XIII secolo, quando Goffredo da Bussero, stilando l’elenco degli edifici di culto della Diocesi ambrosiana, che diverrá poi il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, nomina Portu con la chiesa di San Pietro.
Per la sua posizione geografica, Porto Ceresio conobbe durante la storia ripetute diatribe locali che sfociarono a volte in scontri con le comunitá vicine, mentre piú spesso si risolsero in separazioni decise d’autoritá dopo le suppliche dei cittadini di Porto.
Fu forse grazie all’intervento ecclesiastico che si pervenne ad un pressoché definitivo accordo in materia di autonomia almeno parrocchiale.
Besano e Porto Ceresio risultano infatti unite alla chiesa di Cuasso fino al 1607-1608.
Le condizioni delle strade che congiungevano i due paesi erano così disastrose, piene di ostacoli e pericoli, che rendevano difficoltoso il cammino.
L’attività degli stuccatori, scultori e pittori risulta una caratteristica della gente di queste zone giá da alcuni secoli, e diversi erano sin dalla fine del Seicento gli artisti noti anche oltre i confini del Ducato di Milano, in terra svizzera e germanica.
La posizione privilegiata di confine del comune è confermata anche da una recente rivelazione dell’attendente di Benito Mussolini, che indica come la Villa Treves di Porto Ceresio fosse stata scelta dal capo della Repubblica Sociale Italiana per trattare la resa con alcuni inviati di Churchill nel 1944.
L’attuale chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Ambrogio, di cui esiste testimonianza scritta dal 1540, era poco più di una cappella fino all’inizio del Seicento, ma durante questo secolo venne ampliata per la prima volta e successivamente, nel 1741, nel 1897 e nel 1961, prese gradualmente le rattezze che oggi si possono ammirare dalle rive del lago.
Le caratteristiche del paesaggio, che attualmente vengono sfruttate per incrementare il turismo, sono quindi da un lato la varietá dei luoghi, particolarmente caratteristica la frazione di Cà del Monte (circa 500 m s.l.m.), situato sulle pendici del Monte Pravello a circa 3 km da Porto Ceresio.
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