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Somma Lombardo è un grande comune che il 16 giugno 1959 ricevette il titolo di città; è bagnato dal fiume Ticino per circa dieci chilometri, dai confini di Golasecca a quelli di Vizzola Ticino; il fiume è parte importante del comune soprattutto in seguito alla creazione del Parco Lombardo della Valle del Ticino, che si trova al centro di quel grande polmone forestale posto intorno al capoluogo e alle sue frazioni Maddalena e Coarezza.
Queste ultime, unitamente all’altra frazione Case Nuove e al rione di Mezzana, sono parte integrante di Somma Lombardo e meritano qualche attenzione particolare.
Qualche storico spiega il nome Mezzana come luogo di mezzo fra i fortilizi romani di Arsago e di Somma; comunque è molto probabile una presenza romana, avvalorata anche dalla recente scoperta di tombe contenenti vasi di terracotta e amuleti.
Mezzana fu amministrativamente autonoma fino al 1870, quando le fu aggiunto il termine Superiore per distinguerla dai comuni italiani con lo stesso nome e venne aggregata agli altri comuni di Casorate Sempione, Besnate e Arsago Seprio per formare un unico comune con sede in Arsago.
Oltre all’antica chiesa, oggi parrocchiale, i cui primi dati storici risalgono al 1200, quando venne elevata a Collegiata e dedicata a Santo Stefano, nel territorio di Mezzana si trova il Santuario di Santa Maria della Ghianda.
Nei pressi di Malpensa il meraviglioso museo Volandia
Gli storici ritengono che Somma ebbe origini antichissime, risalenti alla Civiltà di Golasecca, durante l’età del Ferro, mentre rimane dubbia l’ipotesi avanzata secondo la quale Somma sarebbe stata la sede del famoso scontro militare fra le truppe di Publio Cornelio Scipione e Annibale, avvenuto nel 218 a.C., battaglia senz’altro combattuta sul Ticino.
Nel IX secolo era signore di Somma un certo Gulizione, che abitava nel suo castello dove oggi sorge la casa parrocchiale, in una località chiamata Castellaccio; Gulizione aveva fatto costruire una chiesa nei pressi dedicandola a San Fede, proprio dove oggi sorge la parrocchiale dedicata a Sant’Agnese, costruita a partire dal 1645 per iniziativa della famiglia Visconti, laddove prima sorgeva l’antico oratorio dedicato a San Fede, voluto da Gulizione nel IX secolo, e la successiva chiesetta di Sant’Agnese, fatta costruire dai Visconti verso la fine del XII secolo.
Appartenuto successivamente all’Abbazia di Massino, di proprietà degli Abati di San Gallo, il territorio di Somma venne ceduto da questi ultimi, nel 1129, a Guidone Visconti.
Nel 1288, Uberto Visconti veniva già presentato come signore di Somma, ma la signoria vera e propria della famiglia comincerà soltanto nel 1448, quando i due fratelli Francesco e Guido Visconti fisseranno la loro stabile dimora nel castello di Somma, fuggendo da Milano a causa della lotta scoppiata in seguito alla costituzione della Repubblica Ambrosiana.
Verrà poi il tempo del governo austriaco, con il breve intervallo, negli anni a cavallo tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del successivo, della presenza delle truppe francesi di Napoleone, che permisero la costituzione della Repubblica Cisalpina prima e del Regno Italico poi.
Con la Restaurazione del 1815 ritornarono gli Austriaci, che permi–sero un tempo di pace e vennero accolti con sollievo dalla popolazione.
Verranno quindi il Risorgimento e l’Unità d’Italia, ma sarà ancora un Visconti a governare: infatti, nel 1860, Carlo Hermes Visconti, marchese di San Vito, verrà eletto primo sindaco di Somma dopo l’Unità e il paese, per Regio decreto del 1862, aggiungerà al nome Somma quello di Lombardo, al fine di distinguerlo dagli altri con lo stesso nome nel resto d’Italia.
Sulla collina più alta di Somma esisteva già nel 1280 una cappella dedicata ai Santi Vito e Modesto, poi demolita e sostituita con l’attuale, risalente al XVI secolo e sempre dedicata agli stessi patroni.
Sede di un’antica Confraternita fondata nel 1585 dal sacerdote don Giovanni Fontana, la chiesetta venne arricchita da un celebre trittico dipinto su legno, oggi esposto nella parrocchiale di Sant’Agnese, raffigurante la famiglia dei Martiri Modesto, Crescenzio e Vito nell’atto di adorare la Vergine, dipinto attribuito da molti ad Ambrogio Bevilacqua, detto il Liberale, che l’avrebbe eseguito fra il 1498 e il 1502 su commissione del signore di Somma, Battista Visconti.
Oggi Somma Lombardo è una città con una presenza industriale fra le più significative del Varesotto, soprattutto nei settori tessile, dell’abbigliamento e meccaniche, oltre a imprese di servizi, commerciali ed artigianali.
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