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Caronno Varesino un tempo si chiamava Caronno Ghiringhello.
Proprio a Caronno, in località Travaino, è stata ritrovata una necropoli probabilmente del I secolo a.C., perdurata fino al III–IV secolo d.C., attraverso la quale si può seguire l’itinerario del passaggio di una popolazione dal celtismo alla romanità.
Sull’attuale territorio di Caronno Varesino vissero i Celti e quindi i Romani, della cui colonia militare Caronno faceva parte con Carnago, Morazzone, Castelseprio, Castiglione Olona e Tradate.
Soltanto nel 1400 si può cominciare ad avere qualche notizia relativa al paese; in particolare si sa della presenza di un convento di suore che sorgeva dove attualmente si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Vincenzo, convento del quale si conserva l’oratorio, restaurato nel 1937.
Dalla frazione di Travaino arrivarono i primi abitanti che s’insediarono attorno al monastero dando vita alla comunità di Caronno, aggiungendovi il loro cognome, Ghiringhelli, da cui il nome che il paese ha mantenuto fino a quando, nel 1927, ha cessato di far parte della provincia di Como per entrare in quella di Varese, cambiando appunto da Caronno Ghiringhello in Caronno Varesino.
Abitato da qualche migliaio di persone che per lo più lavorano in comuni limitrofi o nel capoluogo, Caronno Varesino è anche un paese residenziale per alcune famiglie che qui si sono fatte costruire ville dove trascorrere i fine settimana o alcuni giorni di vacanza lontano dal caos delle grandi città.
E la tranquillità e l’aria pulita sono le principali attrattive di un paese che non possiede rilevanti opere d’arte, se si eccettua un San Carlo attribuito al Morazzone, presente nella parrocchiale di San Vincenzo.
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