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Castelveccana è situata sulle rive del Lago Maggiore tra Laveno e Luino.
II territorio di Castelveccana si estende dal Lago Maggiore fino alle pendici del Monte San Antonio; é posto al centro della Valtravaglia, ed in particolare lo sperone roccioso della cosiddetta Rocca di Calde permette di domina re la vallata e il lago.
Castelveccana nasce nel 1928 dalla fusione amministrati va dei due abitati di Castello e Veccana. Il nome del paese di Castello deriva dalla presenza dell’antica rocca di Travaglia, mentre non é chiara l’origine del nome di Veccana: forse deriva da vigano, cioé proprietá comune del villaggio.
Castelveccana era abitato giá nell’etá del ferro: scavi effettuati nel 1880 hanno portato alla luce una necropoli con 36 tombe, ai piedi della Rocca di Caldé, che gli archeologi attribuiscono a popolazioni celtiche che si insediarono in questi luoghi.
Della presenza romana si parla invece in alcuni documenti del 1800, provenienti dall’archivio parrocchiale, dove si racconta che alcuni contadini, dissodando i campi presso Nasca e Sarigo, trovarono numerose medaglie e monete risalenti al I, II e III secolo d.C., con le effigi degli Imperatori romani.
Sembra inoltre che la famosa ara romana, conservata ad Angera, provenga da queste zone.
Nelle frazioni di Castelveccana si possono ammirare splendide chiese romaniche, come quella di San Giorgio a Sarigo, della prima metà del XII secolo.
Il campanile e l’abside hanno ancora l’aspetto originario, le pietre sono accuratamente lavorate.
L’interno era originariamente ad una navata; nel XVII secolo venne ricavata una seconda navata forse da un preesistente porticato.
Romanica era anche la chiesa di San Martino a Saltirana, demolita nel 1786 perché in stato di abbandono: oggi si puó ammirarne solo il campanile, presso il cimitero.
La chiesa di San Genesio a Sarigo é situata tra il verde dei boschi, in posizione suggestiva: merita di essere ricordata per il ciclo di affreschi del XVI secolo posti al suo interno.
Salendo al monte San Antonio, si puó ammirare uno splendido panorama del lago e delle vallate circostanti. La chiesa di San Antonio in Monte, anche se rimaneggiata, lascia intravedere la sua antica origine: era luogo di eremitaggio, e ancora oggi si possono vedere gli edifici dell’antico romitorio.
La frazione di Caldé é luogo rinomato per il turismo, grazie al suo clima temperato (come dice il nome stesso della localitá); il porticciolo ed un attrezzato rimessaggio per le barche attirano in questo abitato gli appassionati degli sport nautici.
Il Circolo Nautico organizza regate prestigiose.
Posta sulle pendici del promontorio che domina Caldé, la chiesina di Santa Veronica.
Al suo interno alcuni affreschi del Quattrocento.
Il campanile della chiesa parrocchiale di San Pietro sembra che sia stato costruito con le pietre della fortezza.
Dal sagrato si godono splendide viste sul Lago Maggiore.
Sempre nei pressi di Caldé, lungo la riva del lago, si susseguono gli edifici delle Fornaci, dove si lavorava la pietra calcarea del promontorio: la loro origine é antica, giá nello Statuto della Valtravaglia del 1283 si precisa che i materiali estratti devono servire per la manutenzione dei castelli arcivescovili di Lesa, Feriolo e Angera.
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