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Fagnano Olona è un grosso centro della zona sud-orientale della provincia e situato sulla riva del fiume omonimo, Fagnano Olona ha conosciuto un notevole sviluppo industriale negli anni Sessanta del ’900, diventando così l’attuale comune di oltre diecimila abitanti, sede di numerose industrie tessili, nel settore della chimica, delle materie plastiche e delle resine, della meccanica e della carta.
Il primo documento storico risale al 1045.
Nel Medioevo il paese appartenne al feudo di Olgiate Olona, dopo aver fatto parte del contado del Seprio, ma in seguito alla distruzione di Castelseprio, avvenuta nel 1287, il territorio che faceva capo a Fagnano Olona venne diviso in due parti: la prima, comprendente il castello e una parte del feudo, venne assegnata al ramo di Giovanni Visconti, i cui discendenti saranno i signori del paese fino alla loro estinzione, nel 1514, mentre la seconda parte verrà affidata ai discendenti di Azzo Visconti, fratello di Giovanni, che formarono il ramo dei Visconti di Jerago.
L’edificio sacro più antico di Fagnano è la chiesa della Madonna della Selva, che deve il suo nome alla leggenda secondo la quale la bella statua lignea della Madonna della Pietà che si trova al suo interno è stata trovata nei boschi limitrofi al paese.
Nei secoli XIV e XV, la chiesa originaria era costituita dall’attuale cappella maggiore, mentre al XVI secolo risale il portico che ancora oggi viene presentato come una delle parti più notevoli dell’edificio da un punto di vista artistico, con le sue linee architettoniche armoniose anche se alterate, nel 1578, dall’aggiunta dell’oratorio dei Flagellanti o Disciplinati.
Settecentesca è invece l’attuale chiesa parrocchiale, dedicata a San Gaudenzio.
Sempre a Fagnano si trova la chiesa dedicata a San Giovanni Battista, del XV secolo, trasformata nel 1960.
Sulle porte in bronzo è possibile osservare gli episodi salienti della vita di San Giovanni Battista, opera di uno scultore locale, Mario Jannini Muzio.
Da non dimenticare anche gli oratori dedicati all’Immacolata, del 1752, e a Sant’Anna, costruito dieci anni più tardi.
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